logo-ONAV
Per la terza edizione del 2017, il “FORLI’ WINE FESTIVAL” ha stretto una prestigiosa collaborazione con “ONAV EMILIA ROMAGNA”. L’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, fondata ad Asti nel 1951 per iniziativa della locale Camera di Commercio, oggi è una realtà strutturata e radicata in tutta Italia. Attualmente l’ONAV conta, infatti, circa 11.000 soci distribuiti tra tutte le regioni del nostro Paese.
A “FORLI’ WINE FESTIVAL”, l’associazione metterà a disposizione tutta l’esperienza e la professionalità di assaggiatori specificatamente formati per svolgere una funzione delicata e impegnativa. Nell’arco dei tre giorni verranno tenuti corsi, promossi workshop e laboratori didattici e il pubblico sarà coinvolto in degustazioni guidate tra le oltre 100 etichette di vino presenti in fiera. Saranno presenti soci ONAV delle delegazioni di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna, Parma, Modena e Reggio Emilia.
Una collaborazione altamente qualificata che è anche a disposizione dei produttori vitivinicoli ONAV, infatti, da Statuto si prefigge lo scopo di: mantenere viva ed efficiente la tradizionale funzione di assaggiare e di valutare i vini; istituire per corsi specialistici, a tutti i livelli per un continuo aggiornamento sotto il profilo metodologico; promuovere iniziative volte a fare conoscere l'importanza e il piacere dell'arte dell'assaggio; gestire l'Albo Nazionale dei Soci, allo scopo di tutelare il titolo "Assaggiatore di Vino" e le sue prerogative.
Sabato 28 gennaio 2017

dalle ore 11.00 alle 12.00:
La Spergola
La Spergola, a lungo, in passato, confusa con altre varietà a bacca bianca, oggi bandiera della viticoltura dei colli reggiani. Da essa si ricavano vini di diverse tipologie, ma, come per gran parte dei vini reggiani, "le bollicine" rappresentano la strada prediletta dai Produttori.
Delegato Provinciale di Reggio Emilia – SILVIO OLIVA



dalle ore 18.00 alle 19.00:
Lambrusco tra tradizione ed innovazione
Il lambrusco, per i modenesi, rappresenta qualcosa di più di un vino tipico. E' legame con la terra, è richiamo alle origini, è campanile e crea confini invisibili. Perchè il Lambrusco non esiste, esistono i Lambruschi.
3 lambruschi in 3 diverse interpretazioni, 9 etichette.
Delegato Provinciale Onav Modena - Sergio Scarvaci.
Domenica 29 gennaio 2017

dalle ore 12.00 alle 13.00:
Guardando ad Occidente: i Colli Piacentini
Quando si parla di Emilia-Romagna, spesso si semplifica troppo e ci si limita a definire: l'Emilia come la terra dei Lambruschi e la Romagna come quella del Sangiovese o del Trebbiano o dell'Albana. Ci si dimentica che ad ovest dei lambruschi, al confine con l'Oltre Po ci sono Colli Piacentini. Qui la viticoltura guarda al Piemonte, ad esempio sono coltivate la Barbera e la Croatina, ma l'anima è già emiliana, ed i vini divengono frizzianti. La degustazione ha lo scopo di illustrare alcuini vini rappresentativi del piacentino.
Delegato Provinciale di Piacenza - MATTEO BALDERACCHI


dalle ore 15.00 alle 16.00:
Il Centesimino
Il Centesimino è un vitigno autoctono delle colline di Faenza in provincia di Ravenna, a bacca rossa semi aromatico. Nella località di Oriolo dei Fichi, zona storica di maggior coltivazione, già a partire dagli anni '30 era riconosciuto con il nome di Savignôn Rosso.
Una caratteristica del vino ottenuto dalle uve di Centesimino è la conservazione di un buon livello di acidità del mosto anche nella stagione avanzata; si ottiene un prodotto ben strutturato e in grado di sostenere anche un certo invecchiamento.
La buona tolleranza all'appassimento sulla pianta permette di posticipare la raccolta e di produrre interessanti vini passiti: si ottengono bicchieri di ottima finezza ed eleganza.
Degustazione a cura di Ivano Valmorì - DELEGATO DI RAVENNA
Per info e costi: forlicesena@onav.it - 340.0522589

Comments are closed.