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L’arte del flambage con “super maître”


La cucina flambé dà spettacolo alla 18° edizione di Sapeur. La riscoperta delle tradizioni culinarie non può certo tralasciare quelle creazioni che non si sono originate nella cucina povera dei ceti agricoli e popolari di una volta, ma sono nate dall’estro dei grandi chef e si sono poi affermate nei locali di lusso, destinate ad aristocrazia e ricchi cittadini. In occasione della manifestazione organizzata alla fiera di Forlì, i visitatori saranno immersi in un’atmosfera che farà rivivere i tempi della Belle Époque. Si narra che la cucina flambé nasca per opera del maître Henry Charpertier, nel 1895 al “Cafè de Paris” di Montecarlo: una sera, in ora tarda, giunse al Cafè l’allora principe di Galles, che divenne poi Edoardo VII, in compagnia di una donna bellissima. Vista l’ora e la cucina già chiusa, Charpertier riuscì a trovare delle crepes già pronte. Le portò in sala, sistemò la lampada su un carrello che avvicinò al tavolo e diede inizio alla sua creazione straordinaria. Furono le prime crepes della storia battezzate “Suzette”. Il nome lo scelse il principe, in onore della sua donna. Alla fiera del prodotto tipico, organizzata da Romagna Fiere da venerdì 245 a domenica 26 gennaio 2019 presso il quartiere fieristico di Forlì, ritorna la collaborazione con la sezione della Romagna di AMIRA, l’Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi, che animerà l’esibizione del “Super Maître”, proponendo al pubblico la suggestiva preparazione di crepes alla lampada, con la caratteristica “fiammata”. Oggi come allora, la tecnica flambé resta un’arte di grande impatto. La cottura in sala, davanti al cliente, culmina nel flambage, la classica fiammeggiata durante o al termine della cottura. Questa procedura oggi si sta riguadagnando giustamente le luci della ribalta e verrà proposta grazie a due maître di AMIRA, che in varie esibizioni durante l’arco della giornata (una in tarda mattinata, due nelle ore pomeridiane) e utilizzando due lampade portate appositamente in fiera, prepareranno dessert alla fiamma con la frutta fresca del Centro Agro Alimentare Riminese. Ananas e banane flambé, ma non solo, tutti guarniti dalle salse, dallo zucchero caramellato e dal Cognac tipici di questa modalità accattivante e saporita di cucinare non solo dolci, ma qualsiasi tipo di pietanza, davanti al cliente-spettatore. AMIRA è un’associazione che aderisce all’UIMH (Unione Internazionale Maîtres Hotel), quale socio fondatore ed unico rappresentante nazionale nel suo ambito, e ha lo scopo di qualificare sempre più la figura e la professione del maître d’hotel, valorizzandone e tutelandone la professionalità. Una figura, il maître, sempre più importante nel contesto dello sviluppo turistico e commerciale del nostro territorio.

Frutta e verdura diventano sculture

 
La frutta e la verdura possono stupire non solo il palato, ma anche la vista. Sì, perché a “SapEur - fiera del prodotto tipico di qualità” sabato 25 e domenica 26 gennaio 2020 i visitatori potranno non solo ammirare vere e proprie sculture realizzate con ortaggi e frutta di stagione, ma anche imparare a realizzare loro stessi creazioni stupefacenti che possano rendere una cena in famiglia o con amici e colleghi un evento. Almeno sulla tavola, che per un’occasione speciale può assomigliare a quelle imbandite ed addobbate dei buffet nei migliori ristoranti in occasione delle cerimonie più sentite ed esclusive.
E’ l’antica Arte dell’Intaglio che nelle due giornate sarà al centro di corsi specifici tenuti dagli ”artisti” di Amira, l’Associazione maître italiani ristoranti e alberghi i quali proporranno le tecniche di base dell’antichissima arte thailandese della scultura su frutta e verdura, attraverso la quale poter realizzare veri capolavori a forma di bouquet floreali, corone, finanche di uccelli e animali in genere, da utilizzare come guarnizione per valorizzare piatti, cibi, dolci e gelati, o come decorazione di centri tavola.
Le lezioni, che abitualmente Amira tiene nelle scuole alberghiere e nei corsi di cucina di più alto livello, verteranno sulle tecniche e modalità di utilizzo dei coltelli e dei vari utensili necessari per la realizzazione degli intagli secondo i due principali “schemi” di scultura: la scultura della buccia e la scultura tridimensionale.
I visitatori di “SapEur” potranno così imparare la preparazione e ammirare poi cocomeri, ananas, meloni, zucche, carote e radici trasformate in opere d’arte.
L’Associazione maître italiani ristoranti e alberghi aderisce all’Uimh - Unione internazionale maîtres hotel - quale socio fondatore ed unico rappresentante nazionale nel suo ambito, ha lo scopo di qualificare sempre più la figura e la professione del Maître d’Hotel, valorizzandone e tutelandone la professionalità, promuovere il servizio, la gastronomia italiana ed i nostri prodotti, svolgere ogni tipo di attività, anche didattica, atta a promuovere la conoscenza del servizio e della cucina italiana, dei nostri vini, oli, aceti, acque minerali e prodotti tipici italiani in generale. Una figura, il Maître, sempre più importante nel contesto dello sviluppo turistico e commerciale del nostro territorio.
Per informazioni sull’attività e i corsi di Amira:
www.amira-italia.it

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