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L’Ecomuseo delle Erbe Palustri a Sapeur
Vetrina delle eccellenze artigianali, enogastronomiche, del paesaggio e dell’ospitalità
L’EcoMuseo delle Erbe Palustri affianca, alle politiche didattiche rivolte al mondo della scuola e della famiglia, un progetto di valorizzazione del territorio che coinvolge tutte le terre bagnate dal fiume Lamone, rivolto ad un turismo sempre più interessato a saperi e sapori veri, radicati nella cultura della terra, utilizzando il linguaggio della “tipicità” e della “memoria”. Dopo il successo delle passate edizioni, l’EcoMuseo riconferma il proprio impegno ad allestire e dare vita al Padiglione della Cultura Romagnola, una grande borgata che lavora e offre in assoluta autenticità quanto rimane del meglio dell’artigianato etnico della terra d'origine. L'Ecomuseo delle erbe palustri, unica realtà in Europa specializzata nell'intreccio delle vegetazioni spontanee, porta del Parco del Delta del Po, coordina i mestieri etnici delle Terre del Lamone, territorio che conserva ancora il meglio dei mestieri artigianali ed artistici della Regione Emilia-Romagna. Nella borgata che lavora si potrà ammirare la corte rurale, il vecchio mercato, la cucina, la cantina, la bottega dei terracottai, dei mosaicisti, degli scultori e mestieranti del legno. I visitatori troveranno funzionanti antichi telai, potranno tentare l’arte della torsione delle corde fatte con le sole mani, osservare la vasta gamma degli intrecci e decori a ruggine del tessuto della pura tradizione romagnola, costruzione di sporte, impaglio del fiasco e l’impaglio delle vecchie sedie romagnole. La vecchia falegnameria che lavora il legno nostrano, offre l’opportunità di utilizzare un antico attrezzo detto “cavallo” e di provare la scortecciatura dei pali. Il nostro mastro Geppetto e anche mago delle trottole allestirà un angolo dedicato alle famiglie, in cui si fermeranno grandi e piccini, con i giochi di legno e giochi dell’ingegno. Nella vecchia bottega della terracotta ci saranno all'opera, il torniante, che con la creta delle nostre colline realizza le antiche teglie di terra a fuoco per la cottura della piada, il laboratorio dei fischietti in terra cotta costruiti col fango del fiume e la ceramica faentina. Quest’anno l’Ecomuseo delle Erbe Palustri, oltre a ospitare i pregiati vini delle terre del fiume Lamone con l’antico vitigno “E’ Burson” e la “Rambela” del “Consorzio il Bagnacavallo”, la grama del museo impasterà le pregiate farine di filiera corta di cereali locali e pregiati grani antichi come il Gentil Rosso e il Senatore del mulino Quercioli. Sperando di aver suscitato la vostra curiosità, certi che una proposta di realtà e mestieri autentici come questi non è facile da incontrare, non solo vi aspettiamo in fiera ma anche presso la sede museale, certi di ospitarvi in uno degli Ecomusei veri e più attrezzati d’Europa. Questo è il nostro slogan “Utilizziamo il vegetale terrestre e lo proponiamo per il futuro”.

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